Il 2 novembre 2020, pochi giorni dopo aver compiuto 60 anni, venne portato d’urgenza in una clinica di La Plata a causa di un crollo emotivo e il 4 novembre, a Buenos Aires, subì una delicata operazione al cervello per la rimozione di un ematoma subdurale di origine traumatica.
Tornato nella sua casa di Tigre per un lungo periodo di convalescenza e di riabilitazione dopo la buona riuscita dell’intervento, morì improvvisamente il 25 novembre per un edema polmonare acuto conseguente a insufficienza cardiaca.
Il feretro venne esposto in una camera ardente allestita all’interno della Casa Rosada a Buenos Aires, dove migliaia di persone si misero in coda per tributare l’ultimo saluto al campione argentino. I funerali si tennero due giorni dopo e Maradona fu sepolto accanto ai genitori nel cimitero Jardin Bella Vista di Buenos Aires.
Oltre ad aver innescato molte polemiche, l’improvvisa morte suscitò un grande cordoglio in tutto il mondo, particolarmente in Argentina (dove il presidente Alberto Fernández dichiarò tre giorni di lutto nazionale) e a Napoli, dove si tennero veglie per strada durante la notte seguente. Migliaia di tifosi sfilarono per il centro della città fino ad arrivare in piazza del Plebiscito, dove venne allestito uno spettacolo con fumogeni rossi. Contemporaneamente, il tifo organizzato si ritrovò all’esterno dello Stadio San Paolo, che rimase illuminato per tutta la notte in suo omaggio. Il giorno dopo, il sindaco di Napoli Luigi de Magistris annunciò la decisione di intitolare lo stadio a Maradona (avvenuta il 4 dicembre seguente), in concomitanza con la decisione della Federazione argentina di intitolargli la neonata Copa de la Liga Profesional. Altre commemorazioni in suo onore furono predisposte da UEFA e FIGC, che decisero per il lutto al braccio ed un minuto di silenzio prima delle gare di Champions League, Europa League e Serie A.
Nei giorni successivi molti suoi ex-compagni di squadra del Napoli e della Nazionale argentina lo ricordarono commossi per la sua grande umanità e generosità. Anche avversari storici come Franco Baresi, Riccardo Ferri e Michel Platini tributarono il loro rispetto per lui. Bruno Conti si recò a Napoli per posare dei fiori ai piedi del famoso murale sito in una piazzetta dei Quartieri Spagnoli. Pelé gli dedicò una lettera aperta pubblicata tramite Instagram: “Sarai sempre un grande amico, con un cuore ancora più grande.” Lionel Messi volle omaggiare Maradona, in occasione del gol realizzato nella sfida del 29 novembre contro l’Osasuna, mostrando la maglia del Newell’s Old Boys, la squadra che Messi tifa fin da bambino e con cui Maradona giocò nella stagione 1993-94.