Nella nota finale del suo centesimo libro, L’altro capo del filo, pubblicato nel maggio 2016, Camilleri dichiara che questo è «un Montalbano scritto nella sopravvenuta cecità»; infatti, all’età di 91 anni, Camilleri ha dovuto dettare il romanzo alla sua assistente Valentina Alferj, «l’unica che sia in grado di scrivere in vigatese», non potendo più scrivere autonomamente in quanto ha perso la vista.
La mattina del 17 giugno 2019, mentre si stava preparando a partecipare con la sua Autodifesa di Caino allo spettacolo del successivo 15 luglio alle Terme di Caracalla, Camilleri veniva colto da un arresto cardio-respiratorio e trasportato in gravi condizioni all’ospedale Santo Spirito di Roma, dove veniva ricoverato con prognosi riservata nel reparto di rianimazione. Lo scrittore non riprese più conoscenza e morì esattamente un mese dopo, la mattina del 17 luglio 2019, all’età di 93 anni.
È stato sepolto nel cimitero acattolico di Roma, dopo aver ricevuto un funerale strettamente privato, com’era suo desiderio.