Franco Califano è morto per arresto cardiaco il 30 marzo 2013, all’età di 74 anni, nella sua villa di Acilia, quartiere periferico di Roma. La camera ardente è stata allestita in Campidoglio a Roma, il 1º aprile, presso la quale molte persone si sono recate; fra queste Fiorello e Maurizio Mattioli. Fra le sue frasi inerenti alla morte: “Mi accorgerò di essere vecchio solo cinque minuti prima di morire”. Tra le sue ultime volontà, quella di essere sepolto nel cimitero di Ardea vicino al fratello Guido (26 settembre 1943 – 1º settembre 1994) e al nipote Fabrizio (7 aprile 1969 – 17 maggio 1994), figlio del fratello. Volontà ritardate per mesi a causa di ostacoli burocratici. Nella stessa città, all’interno degli spazi del futuro Museo archeologico di Ardea, è oggi presente una sala-museo dedicata alla vita e all’arte di Califano curata da Donatella Diana, sua collaboratrice e amica.
Sulla sua lapide, per sua richiesta, è stata apposta la frase “Non escludo il ritorno”, titolo dell’omonima canzone con cui prese parte al Festival di Sanremo 2005.
A Borbona, in provincia di Rieti, esiste una piazza denominata “piazza Franco Califano”.