Costanza d’Altavilla fu regina consorte di Sicilia dal 1194 alla scomparsa del marito. Nel 1197 morì a Messina Enrico di Svevia, dopo una malattia contratta durante l’assedio di Castrogiovanni: le circostanze misteriose hanno spesso fatto sorgere dubbi anche su un eventuale avvelenamento ordito dalla stessa moglie. Il fatto, però, non è stato mai storicamente documentato.
L’anno seguente Costanza fece incoronare Federico di tre anni incoronato re di Sicilia con sé come reggente e, in suo nome, sciolse i legami che il suo defunto marito aveva creato tra il governo siciliano e l’Impero. Si circondò di consiglieri locali ed escludeva l’ambizioso Markward von Anweiler da una posizione di potere, tentando di limitarlo al suo feudo in Molise , così come Walter di Palearia e Conrad I, duca di Spoleto . Non fece menzione di alcuna pretesa nei confronti della regalità e dell’impero tedeschi quando suo figlio fu unto e incoronato a Palermo, nel maggio 1198.
Mentre la sua salute stava peggiorando , Costanza fece calorose aperture al nuovo papa Innocenzo III, abbandonando il principio a lungo conteso secondo cui il re era il legato apostolico, un principio centrale dell’autonomia normanna nel regno . Di fronte ai pericoli che circondavano qualsiasi bambino re, Costanza mise Federico sotto la protezione di papa Innocenzo III , che la costrinse a cedere i diritti reali tradizionali su consigli ecclesiastici, legati, appelli ed elezioni, lasciandole solo il diritto di approvare un vescovo- eleggere prima che potesse occupare la sua sede.
Pur mantenendo sempre il titolo di Imperatrice Imperatrice del Sacro Romano Impero, si aspettava che suo figlio fosse cresciuto come siciliano e che non fosse altro che il re di Sicilia, senza distrarre rivendicazioni sulla Germania o addirittura sul titolo di “Re dei Romani” al quale suo cognato Filippo di Svevia fu acclamato dai nobili romani. Costanza morì inaspettatamente alla fine del novembre 1198, prima che arrivasse il cardinale inviato dal Papa per ricevere il suo omaggio. Nel suo testamento istituì un Consiglio di reggenza per la Sicilia e rese Innocenzo, che era il sovrano feudale del bambino, il suo tutore, un promemoria per tutta l’inviolabilità della sua eredità. [10] Istruì anche i suoi sudditi a giurare fedeltà al Papa.
Costanza fu sepolta nella Cattedrale di Palermo vicino alla tomba di suo padre. La sua morte portò a un periodo di violenza e caos fino al 1208, quando Federico era cresciuto alla sua maggioranza.
Costanza morì, quarantaquattrenne, il 27 novembre del 1198, il figlio Federico aveva allora quasi quattro anni di età. Fu sepolta nella cattedrale di Palermo, vicino al sarcofago del padre Ruggero II.